Le moderne tecniche di anestesia consentono di evitare del tutto il dolore intraoperatorio, grazie agli anestetici odierni ottenere la completa analgesia è facile e veloce. Deve sempre essere considerata, però, la possibilità di un fastidio una volta svanito l'effetto dell'anestetico direttamente proporzionale alla difficoltà dell'intervento. Nei casi più complessi può rendersi necessaria una terapia farmacologica per minimizzare il decorso post-operatorio.
Le visite odontoiatriche sono consigliate fin da quando il bambino ha i denti in bocca, in generale si può cominciare con i primi controlli anche sotto i 4-5 anni di età . Così viene dato modo al bambino di prendere confidenza con l'ambiente e non avere paura in futuro, oltre al fatto che già a quell'età si possono dare importanti indicazioni al genitore sul mantenimento della salute orale del figlio.
Visita la sezione curiosità per maggiori informazioni sulle corrette abitudini da tenere e sulla prevenzione
Lo studio riceve su appuntamento, questo perché la pianificazione meticolosa dell'attività consente di ridurre al minimo i tempi di attesa e di svolgere le terapie nei tempi necessari.
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La via di comunicazione preferenziale è quella telefonica.
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Si raccomanda comunque di chiamare tempestivamente in caso di urgenza.
Si. Domande inerenti lo stato di salute generale e della bocca nello specifico. Per questo è sempre raccomandato portare con sé l'elenco completo dei farmaci con cui si è in cura e comunicare tempestivamente al momento dell'anamnesi tutte le informazioni sullo stato di salute.
Si, il dentista dovrà raccogliere in forma scritta i dati relativi al consenso informato ed il consenso al trattamento dei dati personali in conformità con le norme vigenti, oltre all'eventuale preventivo per le cure odontoiatriche. Tutti questi documenti devono essere raccolti e conservati secondo i termini di legge dal titolare dello studio.
La nostra vita ci porta ad avere sempre più impegni e meno tempo a disposizione, per questo certe volte la possibilità di ridurre il numero di sedute può essere un'opportunità . Viene offerta la possibilità di attuare più terapie nello stesso appuntamento, compatibilmente con il caso clinico, allungando i tempi di permanenza in poltrona. In questi casi è evidente come la pianificazione diventi fondamentale così come il rispetto degli appuntamenti e la comunicazione tempestiva di ogni cambio di programma. Il nostro studio si avvale anche della possibilità di eseguire protesi chairside, in modo da ottenere corone, ponti e protesi su impianti in una singola seduta.
La risposta a questa domanda può essere molto diversa a seconda del caso e delle valutazioni cliniche che sono necessarie ogni volta che si affronta un intervento chirurgico.
Ci sono dei casi in cui è possibile il "carico immediato" vale a dire che nella medesima seduta in cui viene effettuata la fase chirurgica viene anche realizzata la protesi (dente singolo o arcate intere).
In altri casi invece si dovranno aspettare alcuni mesi, cioè i tempi di fisiologica osteontegrazione degli impianti e la corretta maturazione dei tessuti molli (gengive).
Data la presenza di numerose variabili in gioco è sempre necessaria un'attenta valutazione di ogni specifico caso ed avere il parere del clinico per una stima precisa delle tempistiche.
Il dente trattato endodonticamente assume la colorazione grigiastra e scura solamente se durante la terapia sono stati lasciati in camera pulpare residui di sangue i quali si ossidano e portano alla discromia dell'elemento. Oggi la terapia endodontica viene effettuata con materiali e tecniche di ultima generazione oltre che con l'ausilio di sistemi ingrandenti in modo da garantire che non si verifichi in nessun caso tale evenienza.
In certi casi (molto rari) può verificarsi comunque una leggerissima discromia dell'elemento dovuto ai fisiologici processi che seguono il trattamento canalare, questi possono facilmente essere corretti grazie alle tecniche di sbiancamento.
Non è necessariamente vero.
Per prima cosa dobbiamo capire la causa che ha reso necessario il trattamento canalare del dente. Spesso infatti capita che il dente sia affetto da una patologia che ha portato a un'ingente perdita di sostanza ed in quel caso probabilmente l'integrità dell'elemento risulterà conpromessa.
In secondo luogo va considerato il fatto che la realizzazione di una cavità di accesso va ad indebolire ulteriormente il tessuto residuo.
Per questi motivi spesso una devitalizzazione non si conclude con il semplice restauro conservativo della corona ma si rende necessario un trattamento che dia nuovamente una resistenza alla struttura residua.
Questo obbiettivo può essere raggiunto in diversi modi, sia con restauri in composito a totale ricopertura cuspidale che con intarsi che con corone protesiche.
Quindi in definitiva il dente devitalizzato può non essere resistente come un elemento naturale SOLO se non viene realizzato un restauro congruo in grado di sopperire alla perdita di sostanza dovuta alla patologia.
Spesso le otturazioni scure (o nere) che si trovano in bocca sono dei vecchi restauri in amalgama d'argento. Questo materiale è ormai in disuso, ma non c'è indicazione a rimuoverlo a meno che non ci sia evidente infitrazione (carie secondaria) o rischio di rottura dell'elemento interessato.
La radiologia è parte integrante dell'attività clinico-diagnostica di uno studio odontoiatrico. Grazie alle endorali, OPT (panoramica) e CONE BEAM (TAC cavo orale) riusciamo a fare delle precise diagnosi e degli accurati piani di trattamento.
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Ci sono dei rischi?
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I numerosi studi dimostrano che non c'è nessun rischio per la salute dato che gli apparecchi odierni riescono ad ottenere delle immagini di elevatissima qualità utilizzando dosi di radiazioni estremamente basse. E' comunque nostro compito evitare qualunque esposizione inutile del paziente eseguendo solo gli esami necessari e indispensabili per formulare una diagnosi. I pazienti vengono in ogni caso protetti con i presidi indicati nelle norme di radioprotezione.
La gravidanza non è una controindicazione alle cure odontoiatriche, le modifiche ormonali che si verificano in tutto il corpo però interessano anche il cavo orale e possono portare a situazioni di dolorose che è bene prevenire.
Nonostante l'assenza di rischi resta comunque buona norma evitare le cure non strettamente necessarie rimandandole a dopo il parto.
Fare controlli periodici e prevenire l'insorgenza di qualunque problematica è quindi la priorità .
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E' FONDAMENTALE IN QUESTE SITUAZIONI CONSULTARSI CON IL GINECOLOGO CURANTE ED AVERE IL SUO PARERE E CONSENSO PRIMA DI INTRAPRENDERE QUALUNQUE TRATTAMENTO.
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Per approfondire:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2317_allegato.pdf
Radiografie odontoiatriche
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